chiarimenti prima della lettura
Ci sono sere dove non serve parlare, dove non c'è bisogno nemmeno di ascoltare.
Dove si vorrebbe urlare o semplicemente scappare, anche solo con la mente, abbandonando il corpo vuoto all'interno di un auto non tua.
Diverbi, incomprensioni, brevi istanti di follia che si rincorrono furiosamente nell'assurdo intento di abbracciarsi in un tic tac d'orologio.
Intrecci adrenalinici che provocano rabbia e delusione, smottamenti dell'anima e incomprensibili dinamiche che si manifestano negli angoli più reconditi della mente.
Un cuore, due cuori, due mondi diversi che non riescono a comunicare.
Qual'è la strada da percorrere, la galassia più vicina alla sorgente del sapere?
Domande senza risposta.
E la mente torna dentro quel corpo e dentro quell'auto.
Passi stanchi e assonnati si lasciano alle spalle i postumi di un sabato dalle sfumature grigie e cupe mentre la porta di casa si apre ad abbracciare un nuovo domani.
Saturday, bloody saturday
Pubblicato da
Davide
lunedì 7 aprile 2008
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