la capanna di Tom

Un blog qualunque di un ragazzo qualunque...

DENTRO

Laura insegue sogni che non ha
cercando di restare aggrappata alla realtà
Si chiede quante volte ancora dovrà versare lacrime per uno che vuole soltanto
Laura ascolta il cuore che non sa
se prima o poi tutto quanto si risolverà
prende in mano quella foto senza al pensare al suo domani, senza un alibi.

Dentro ai tuoi anni c’è ancora nascosta quella tua forza di spaccare il mondo,
quella speranza che ancora non si è spenta con te

Laura pensa al giorno che verrà
Quando ritroverà l’abbraccio di un sorriso
Ma intanto l’uomo che odiava di certo non la sfiorerà mai più

Dentro ai tuoi anni c’è ancora nascosta quella tua forza di spaccare il mondo,
quella speranza che ancora non si è spenta con te

Fiume in piena o quasi

Distrattamente clicco qua e là sopra i pulsanti della tastiera ingannando il tempo nella dolce speranza di far passare quest’ora che ancora mi resta da vivere qui in ufficio prima di ritornare a casa. Il cellulare da segno di vita avvisandomi della presenza di un messaggio: un invito per una birra, questa sera, con gli amici. Peccato ma sarà per un’altra volta, questa sera mi aspetta una sonora dose di chitarre distorte e note stonate, dopodiché di corsa a casa per ammazzare ancora quello scampolo di ore che mi separeranno poi da un’altra mattinata, e un altro pomeriggio e via così.
Preso male e comunque troppo annebbiato e confuso. Non ho molta voglia di allontanare i pensieri che da qualche ora si stanno posando uno sull’altro. Facebook, o meglio uno di quei suoi stupidi test, questa mattina mi ha avvisato del fatto che allo stato attuale la mia vita amorosa non è un granchè, così come la carriera e il denaro. Quasi tutto corretto ma per fortuna almeno il cuore funziona bene. Lui e quello strano sentimento che si chiama amore. Si vivesse d’amore e d’aria credo si starebbe quasi tutti bene. Egoisticamente parlando io lo sarei.
Ho mandato a cagare me stesso e quel dannato test cliccando velocemente sulla piccola “X” in alto, sulla finestra del browser e sono tornato a riempire il mio tempo smanettando dietro la bozza di un sito ancora da terminare. E’ quello che so fare meglio e che per il momento, ringraziando Dio è anche il mio lavoro.
Penso a lei e a quanto mi renda felice anche il solo fatto di immaginarla dentro la sua camera. Magari ora sta mettendo a posto le foto dentro il suo nuovo raccoglitore, riflettendo sul modo migliore per collocarle seguendo un qualche filo logico. Sorrido.
La amo, come non ho mai amato nessuno e sono felice delle belle emozioni che sto vivendo e che sono certo, continuerò a vivere assaporandole giorno dopo giorno.
Eppure sono qui ora, svogliato e scazzato, con la costante preoccupazione di non essere totalmente sereno. Il vago profumo del futuro che potrebbe presentarsi davanti a me, davanti a noi, è ancora troppo lontano. Quella voglia di fare scelte a lungo termine e di porre fondamenta solide si scontra con la realtà dei fatti che per forza di cose ci costringe a lottare con la precarietà del nostro tempo. Imprigionati da una società in crisi: crisi dei valori, crisi economica, crisi di nervi, …
Mi rendo conto a volte di essere troppo pessimista e mi odio per questo. Invidio un po’ tutti quelli che riescono ad affrontare la quotidianità sempre col sorriso ben stampato in faccia come se i problemi non li sfiorassero nemmeno o come se i suddetti problemi fossero in verità piccoli imprevisti facilmente superabili col solo buon senso. Ci fosse un premio Nobel per il buon senso con molta probabilità l’avrei già vinto.
Forse sono solo insicuro o forse non ho ancora imparato ad apprezzare abbastanza le piccole gioie quotidiane. E pensare che sono sempre stato un fautore del “vivi giorno per giorno” e fedele affezionato al partito il cui slogan è “Gioisci e fai tesoro delle piccole conquiste”. Probabilmente a ventisei anni queste belle parole non bastano più. Parole parole parole come cantava Mina.
Forse c’è bisogno di altro, di idee concrete e prospettive stabili. Arriveranno, non posso fare altro che pensarla così, auto-convincendomi di essere diventato in pochi secondi l’emblema della positività.
Magari mi farà bene andare in sala prove stasera, scaricherò un po’ la tensione e se avrò fortuna spazzerò via quell’ombra nera e malinconica che da un paio di giorni mi segue.
Vorrei anche e soprattutto vedere lei però, così sarei certo di poter posare la testa sul cuscino più felice, prendendo sonno in tempi umani, riuscendo a riposare sereno.
Ridendo e scherzando, ma nemmeno poi troppo ho quasi riempito una pagina di word. Certo che a impegnarsi bene ce la si fa a scrivere tante cazzate. Credo che andrò a rispolverare il mio blog da troppo tempo lasciato alla deriva, quale miglior occasione se non quella di postare un nuovo “articolo” uscito fresco fresco dalla mia fulgida mente malata. Basta, continuando così rischierei di delirare e, vista la mole di parole utilizzate fin’ora e gli argomenti tirati fuori, sono già sulla strada buona.

Terra! Terra!

E guardo il mondo da un oblò, mi annoio un po'...
Ok ok, fermatemi... sto delirando vero? Probabile ma che ci volete fare, ogni tanto mi prendono i cinque minuti di follia in cui in qualche modo devo liberare la mente da tutta una serie di confusi pensieri che sbattono l'uno con l'altro come in un simpatico autoscontro. Ho appena finito di vedere i Simpson e mi son detto "Hei, ma perchè non vai a riempire con un po' di cazzate il tuo blog che è tanto triste e vuoto?". E così ho fatto.
Non che abbia chissà quali verità nascoste da confidare per carità, semplicemente mi è venuta voglia di scrivere. Sarà perchè contento del fatto che questa settimana interminabile è quasi volta al termine, sarà perchè finalmente tornerà la bella vacanziera che tanto, troppo mi è mancata in questi giorni. Insomma, ci sono dei momenti in cui non ci si può esimere dal sentirsi protagonisti e smaniosi di urlarlo al mondo.
E' strano come ci si possa rendere conto di quanto una persona sia così profondamente essenziale per il normale quieto vivere, che diventi quindi normale averla affianco in qualsiasi momento, e di come invece in sua assenza tutto diventi monotono e vuoto... Ed è un bel modo per capire certe cose! Che forse, dopo tanto naufragare si sia scorto in lontananza il tanto agognato porto della speranza di un futuro insieme.

Parole in sala d'attesa

Eccomi qui seduto su di una comoda sedia, al riparo da un caldo ancora primaverile nonostante Giugno sia già diventato protagonista di questo 2009 che si è tristemente trascinato il freddo degli ultimi mesi dell'anno precedente. Schiaccio svogliatamente le letterine sopra la tastiera del portatile mentre alle orecchie giungono le notizie del telegiornale radio che mi comunica l'importante notizia del compleanno del famoso Donald Duck e sorrido pensando alla qualità dell'informazione qui in Italia.
Poi i pensieri invadono la mia mente e viaggiano veloci verso un'isola delle Grecia dove sperano di incontrare i tuoi, quelli di una giovane donna che meritatamente si sta godendo la tanto attesa vacanza, lontana dallo stress quotidiano che la vita di città ci costringe a divorare. E ti penso, tanto.
Una settimana cos'è nell'arco di un anno? Nulla, una piccola insignificante virgola all'interno di un vecchio romanzo dei primi del novecento. Per quale motivo però questi giorni sembrano non passare mai? Vedo scorrere le ore, tutte uguali tra loro nonostante cerchi con cura di fare al meglio quello che comunemente viene chiamato lavoro.
Tante parole inutili per dire che oggi è solo martedì e mancano ancora quattro giorni al tuo ritorno. Quattro giorni? Ma in fondo non sono poi così tanti... cazzate. Sembreranno un'eternità visti da queste quattro mura che mi circondano.

Respirando



Respiro l’aria fresca e rilassante della primavera che silenziosamente si sta affacciando alla mia finestra, attirando l’attenzione bussando in maniera quasi del tutto impercettibile con i suoi raggi, destando la mia curiosità di bambino nascosta tra le pieghe del passato. Il grigio della pioggia e l’umida atmosfera del lungo inverno stanno lasciando spazio a nuove sensazioni di rinascita.
E’ in questo contesto quasi paradisiaco che mi libro nel cielo mano nella mano con te, verso lidi sconosciuti, vivendo ogni emozione come fosse la prima volta che le sentissi vibrare dentro me. Mi chiedo se tutto questo sia vero e vivo, se non sia frutto della mia fantasia, ma poi mi volto leggermente e ti vedo sorridere, mi perdo nei tuoi occhi verdi, belli e profondi come un lago di montagna dentro il quale all’improvviso vorrei immergermi per nuotare.
Accompagnami con la tua sicurezza e con il tuo calore per qualsiasi strada il destino ci vorrà mostrare. E io ti farò da guida ogni qual volta il tuo piede incontrerà un ostacolo.

Schermo nero

Accendo la tv ma non c’è nulla che mi possa tirare su
Migliaia di giubbotti verdi armati solo di illusioni
fanno del loro ideale un bel pretesto per la guerra

Cade una lacrima

Immagini sbiadite di una vita recitata
Consumano in fretta la cultura di un paese

Cambio canale ma non cambiano le false maschere
Il grande parlamento come il circo è arrivato in piazza
Da quando anche i pagliacci possono emanare leggi

Sorriso isterico

Immagini sbiadite di una vita recitata
Consumano in fretta la cultura di un paese

Spengo lo schermo e riprendo a vivere

Tra luci e colori


Respiravo ricordi acerbi di un passato immobile, intriso di silenzi e falsità
Intrappolato da una vita che non era mia, ho preso il cuore e l’ho gettato via

Fuori il primo freddo bussava avidamente alla finestra, dandomi un brivido in più
Sei entrata all’improvviso dentro i sogni miei, ridandomi la voglia di essere

Se chiudo gli occhi dolcemente e mi rilasso un po’
tra luci e colori io ti sogno accanto a me
Rimani ancora qui ti prego o non ce la farò
non scappare via perché sei tutto quel che ho

Nuovi battiti che si rincorrono cercandosi nel futuro già parte di noi
Gli occhi che si incontrano, due anime si sfiorano e riscaldano emozioni magiche

Se chiudo gli occhi dolcemente e mi rilasso un po’
tra luci e colori io ti vedo accanto a me
Rimani ancora qui ti prego o non ce la farò
Non scappare via perché sei tutto quel che ho

Camminerò sospeso tra follia e innocenza
Danzando cullato dai pensieri tuoi

Pensieri notturni

Sono le piccole cose, quelle apparentemente più insignificanti a riportarti lì sul faccino un lieve accenno di sorriso quando più ne avresti bisogno e soprattutto quando meno te lo aspetteresti. Nel mio caso è una cosa alquanto stupida... il fatto di potar navigare tranquillo e beato davanti alla Tv con il nuovo portatile, sfruttando la rete di chissà quale condomino, all'alba delle ore 0.16! Una sensazione che non ha prezzo! 
Così come una semplice telefonata con una persona speciale che riesce a tenerti lì incollato piacevolmente alla cornetta per un tempo interminabile ma comunque troppo breve lo stesso: parlare di tutto e niente, ridere e scherzare, soffermarsi a riflettere su come gli anni ci cambino senza che ce ne rendiamo conto... il potere delle parole è sempre sottovalutato ma dal mio punto di vista ha un valore incommensurabile! Anche se non potrà mai superare o sostituire le emozioni che possono scaturire da un incontro rimane ugualmente un elemento importante al quale non potrei mai rinunciare!
Perdonerete il turpiloquio apparentemente senza senso ma l'ora è tarda e il cervello, così come le mie palpebre stanno per spegnersi... e direi che sia arrivata quasi l'ora di buttarmi nel letto nella speranza di sognare qualcosa di decente o comunque nella peggiore delle ipotesi riposare almeno qualche ora!
Saluti e baci!

Maledette feste... e stramaledetta attesa!

Ci siamo...Gennaio è arrivato, il 2009 è arrivato e osservo lo stato attuale delle cose come uno spettatore scettico davanti all'ennesimo film "cine-panettone" ... mi sembra di essere comodamente seduto sopra un'altalena poco stabile che da un momento all'altro possa distruggersi lasciandomi col culo per terra... una splendida sensazione sapete? Le feste sono passate, volate via talmente veloci da non rendermi quasi conto di averle vissute e in fondo credo proprio di non averle assaporate come avrei voluto. Certo, ci sono state cose buone, altre ottime, ma ho costantemente respirato un'aria pesante di insofferenza che mi ha accompagnato per tutti questi giorni. Fortunatamente le ho passate con le persone a cui voglio più bene e con quella che amo, cosa che forse non tutti possono dire con gioia così come posso fare io... 
Ho sempre odiato il Natale, o meglio ho iniziato a farlo da quando ho cominciato ad intuire come girava il mondo e come la realtà della vita fosse diversa da quella che dipingevano nei film, tuttavia ho sempre affrontato la cosa cercando il lato positivo o se vogliamo più cinico e confortante. Probabilmente se non fosse stato per la ragazza che amo e per alcuni buoni amici avrei preso queste dannate feste e le avrei buttate nel cesso se avessi potuto farlo ovviamente!
Quindi nonostante alcune cose buone l'angoscia che vivo è pesante più che mai e vorrei svegliarmi domani con pensieri più positivi di quelli che ora attraversano la mia mente. Spero che le notizie positive che aspetto arrivino al più presto perchè altrimenti non so come potrei reagire all'ennesima palata di merda che mi si potrebbe prospettare.
Fanculo...
Meno male che almeno c'è l'amore... 

Welcome

Benvenuti nel mio blog o se vogliamo il mio piccolo mondo virtuale, uno scrigno contenente tutto e niente allo stesso tempo. Un diario per nulla segreto dove mi piace dar sfogo alla mia mente delirante. Qui trovere infatti pubblicati piccoli racconti, testi di canzoni, poesie, riflessioni su diversi temi anche d'attualità. Ovviamente rimane sottointeso che non è mia intenzione far passare questo blog come una testata giornalistica! Semplicemente un raccoglitore di emozioni per me e per chiunque passi di qua. Buona lettura.