Assonnati e lenti passano i secondi mentre a gli occhi continuano imperterriti a rimanere fissi su quella parola, carne viva di una frase che non verrà mai letta tutta, ferità che non troverà cura.
Gran parte di ciò che esiste attorno a me appare sbiadito e consumato dalla mia stessa voracità e tutto il resto è noia, come diceva il cantante.
Alla continua ricerca di espedienti, di una pistola dal calibro giusto, la più adatta ad ammazzare il tempo, rincorro mentalemente le lancette dell'orologio in una folle corsa senza arrivo prestabilito cercando di emergere con la testa dal mare di mediocrità nel quale da un po' di giorni ho trovato vano rifugio.
Assurda e puttana la vita, gioca con te da quando sei nato e si diverte ad osservare i tuoi fallimenti, le tue gioie, le tue ansie, i tuoi amori, i tuoi errori e giudica ogni passo che fai. Ma in fondo è lei che manovra i fili e che nel breve lampo di un ricordo ci può distruggere oppure con la stessa facilità, farci tionfare riempendoci l'ego di orgoglio.
Confuse considerazioni si scontrano dentro e fuori di me alimentando il cauto timore per un destino, il mio, che ancora non ha smesso di giocare la sua partita a dadi con la mente.
Cerco di staccare anima e corpo per meglio capire, con occhi sconosciuti ed estranei, quali siano i progetti che questa dannata partita ha in serbo per me.
Torno poi su quel libro, su quella frase e su quella scostante parola, chiudendo fino alla prossima volta, la scatola dei pensieri e quella della follia.
Gran parte di ciò che esiste attorno a me appare sbiadito e consumato dalla mia stessa voracità e tutto il resto è noia, come diceva il cantante.
Alla continua ricerca di espedienti, di una pistola dal calibro giusto, la più adatta ad ammazzare il tempo, rincorro mentalemente le lancette dell'orologio in una folle corsa senza arrivo prestabilito cercando di emergere con la testa dal mare di mediocrità nel quale da un po' di giorni ho trovato vano rifugio.
Assurda e puttana la vita, gioca con te da quando sei nato e si diverte ad osservare i tuoi fallimenti, le tue gioie, le tue ansie, i tuoi amori, i tuoi errori e giudica ogni passo che fai. Ma in fondo è lei che manovra i fili e che nel breve lampo di un ricordo ci può distruggere oppure con la stessa facilità, farci tionfare riempendoci l'ego di orgoglio.
Confuse considerazioni si scontrano dentro e fuori di me alimentando il cauto timore per un destino, il mio, che ancora non ha smesso di giocare la sua partita a dadi con la mente.
Cerco di staccare anima e corpo per meglio capire, con occhi sconosciuti ed estranei, quali siano i progetti che questa dannata partita ha in serbo per me.
Torno poi su quel libro, su quella frase e su quella scostante parola, chiudendo fino alla prossima volta, la scatola dei pensieri e quella della follia.
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